Mindfulness

Mindfulness: la via della consapevolezza (parte 2)

La Mindfulness affonda le sue radici nella tradizione buddista della meditazione Vipassana, ovvero la meditazione di visione penetrativa, la capacità di vedere la realtà in profondità come essa è veramente. La parola Mindfulness deriva dalla parola Sati che in lingua Pali significa capacità di ricordare e richiamare la mente alla consapevolezza del respiro; un’altra parola Pali usata per spiegare la Mindfulness è Sampajañña, che significa essere vigile, essere consapevole di ciò che si sta facendo nei movimenti del corpo e nei movimenti della mente. Dopo tutto, se avete intenzione di ottenere una conoscenza approfondita di ciò che ci sta causando sofferenza, il nostro obiettivo primario deve essere sempre su ciò che si sta effettivamente facendo. Una terza qualità è l’ardore, in inglese Ardency, significa essere intento a quello che si sta facendo con abilità e attenzione, vuol dire cercare di sviluppare abilità personali.

La Mindfulness è in grado di avviare un processo di crescita esperienziale e uno sviluppo personale che si basa sul portare attenzione a quello che accade nel momento presente con cura e discernimento. Un altro punto fondamentale è l’attenzione che comporta l’osservazione delle dinamiche interne ed esterne momento per momento. L’attenzione è l’elemento cruciale della pratica della Mindfulness, la quale prevede l’utilizzo di un’attenzione profonda, in grado di scernere rimanendo stabile e concentrata. In questo modo si acquisisce una capacità di vedere più chiaramente quello che emerge momento per momento (in ambito psicologico possono essere sia pensieri, sia le emozioni, sia le nostre reazioni a determinati stimoli esterni ed interni). Tutto questo cercando di mantenere sempre la nostra attenzione al respiro. Il respiro è l’ancora, il perno che ci serve per mantenere ferma la nostra attenzione su qualsiasi parte del corpo stiamo in ascolto o semplicemente sul respiro stesso. Portare attenzione al respiro, cioè all’inspirazione e alla seguente espirazione, conduce lentamente a calmare la mente, a trovare una pace interiore e un effetto di stabilità mentale. Ogni momento in cui la mente si distrae riportiamo dolcemente l’attenzione al respiro che aiuta a tenere la mente calma da preoccupazioni o pensieri negativi. Nello stesso tempo si è in grado di vedere le cose più chiaramente invece di essere in balìa della mente (riuscire a cavalcare l’onda senza esserne sopraffatti), fino a raggiungere la prospettiva diversa di ciò che ci succede nell’arco della quotidianità, momento per momento.

Il nucleo della Mindfulness è quello di sviluppare nel momento presente la capacità della consapevolezza dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni fisiche, tutto ciò che emerge nella coscienza è incluso e percepito con l’accettazione. E’ un diventare consapevoli della tendenza alla resistenza verso le situazioni così come sono e nel cessare di modificarle; consiste nel saper accogliere e accettare ciò che si presenta per poter agire e rispondere in maniera appropriata ed efficace. Nel corso del tempo un atteggiamento di consapevolezza può portare a una diminuzione delle reazioni inconsce di pensieri, emozioni ed eventi. Ne consegue una maggiore consapevolezza in tutta la sfera mentale e comportamentale dell’individuo. Con la capacità degli individui di comprendere meglio e vivere meglio le proprie emozioni può aumentare la capacità di percepire e comprendere i sentimenti degli altri esseri umani.

Susanna Calvani

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