MCS ed EHS: sfida quotidiana con la vita

Il vento della radiofrequenza

Pubblichiamo volentieri una poesia scritta da Anna Maria De Santis, in cui descrive con parole forti ed efficaci quello che si prova quando si soffre di EHS (ipersensibilità ai campi elettromagnetici), sensazioni e sofferenze che lei stessa prova! Versi che colpiscono, e invitano a riflettere…

È un vento che non ha
né odore,
né colore.
È un vento silente
ma il corpo lo sente.
È un vento,
difficile
da tenere a distanza,
è il vento della radiofrequenza.
Wi-Fi a non finire
che attraversano i muri
e mi fanno impazzire.
Tum tum… tum tum…
sento battere forte il cuore,
mal di testa,
acufeni e stordimenti,
esasperano
inesauribili momenti.
Ma dove posso stare?!…
Sigillata
in una teca di cristallo
come un raro diamante?
No,
rinchiusa
in una stanza
di vetro piastrellata
avvolta da un telo schermante.
Se riuscissi a dormire
sarò fortunata,
ma al prossimo risveglio,
ricadrò nell’abisso
di un’altra
interminabile giornata!
Mentre il mondo
è intento a fare selfie
e a chattare,
l’elettrosensibilità,
una nuova malattia ambientale
da dover debellare.
Se agli occhi
degli ignari
tutto può apparire
come fantascienza,
molti lotteranno
per ridurre
quest’ulteriore inquinamento:
le alte onde della radiofrequenza.

Anna Maria De Santis

 

 

Un pensiero su “Il vento della radiofrequenza

  1. Grazie di questa magnifica poesia che solo chi soffre può capire. Grazie.

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