Pentagramma di Consapevolezza

Approfondimenti sul Pentagramma 1: i Chakra – prima parte

Due parole sintetiche e introduttive per andare a definire ciò che s’intende col termine Chakra, per poi spiegare in che modo li utilizzo all’interno dei miei Pentagramma. I Chakra sono centri energetici del nostro corpo, i principali sono 7 e sono situati lungo la colonna vertebrale. La traduzione letterale di questo termine dal sanscrito è “Ruota” o “Cerchio”, a tal proposito per darne un’immagine più concreta vi invito a immaginare 7 ruote di un mulino messe in verticale attraverso le quali passa un flusso di acqua; per far si che tutto il meccanismo funzioni è necessario che le ruote girino tutte alla stessa velocità, se una o più ruote girassero troppo forte o al contrario rimanessero bloccate immaginate bene che il flusso dell’acqua ne sarebbe compromesso. Quest’acqua non è altro che la rappresentazione dell’energia che fluisce al nostro interno e che passando attraverso queste 7 ruote, Chakra, mantiene in equilibrio le funzioni vitali del nostro corpo; come si diceva per le ruote del mulino, però, non sempre questi centri energetici “funzionano” nella giusta maniera e ciò provoca degli squilibri di varia entità e natura, nel corpo fisico.

Una particolarità dei Chakra che mi ha sempre affascinato, è quella della stretta corrispondenza con le ghiandole endocrine, cioè quelle ghiandole che producono gli ormoni, όρμάω, che dal greco, significa “mettere in movimento, azionare” e che sono fondamentali alla regolazione delle varie funzioni dell’organismo. Un corretto fluire dell’energia attraverso i Chakra quindi è un importantissimo aiuto al buon funzionamento di queste ghiandole col risultato di un corpo più vitale ed equilibrato.

Potremmo parlare ore dei Chakra, (anzi vi invito ad approfondire questo argomento autonomamente per la sua fondamentale importanza nella nostra vita), ma non volendomi dilungare troppo entro più nel vivo di quello che mi interessava spiegare oggi, e cioè la relazione tra i miei Pentagramma e i Chakra.

I miei Pentagramma sono di due tipi: i Pentagramma di Consapevolezza che parlano e descrivono la persona (e per questo sono unici e irripetibili) e l’altro tipo di Pentagramma che invece identifica un’energia alla quale vogliamo attingere, nello specifico: amore, protezione, salute e successo. Entrambi i tipi sono caratterizzati e arricchiti da vari colori, i quali hanno un significato molto importante perché ognuno di essi identifica un’energia precisa; non solo, anche ogni parte del Pentagramma ha una precisa connotazione, di conseguenza unendo questi due aspetti possiamo ben comprendere che ogni Pentagramma ha una precisa chiave di lettura. Andando per gradi, in questo articolo prenderò in esame esclusivamente la parte centrale del Pentagramma personale. In questa parte ho identificato l’IO, la sua personalità, il modo in cui si mostra al mondo e in questo caso i vari colori che può avere questa parte sono proprio riferiti ai 7 Chakra.

Per comprendere meglio, vi riporto alcuni semplici esempi: una persona estremamente rigida e concreta sarà rappresentata dal colore rosso del 1° Chakra, che appunto è il Chakra che identifica la solidità della terra, le radici, le mura. Diversamente, invece, una persona fortemente influenzata dal 3° sarà rappresentata dal colore giallo e sarà sicuramente una persona con un forte carisma, tendenzialmente concentrata su di sé. Un altro esempio può essere quello di una persona che dedica la sua vita agli altri, che mette le questioni umanitarie al primo posto, influenzata del potere del Cuore del 4° Chakra: in questo caso il colore rappresentato all’interno del Pentagramma sarà il verde. Questo per dare un’idea di partenza per comprendere sempre meglio i miei Pentagramma di Consapevolezza. Le variabili sono infinite, spesso si presentano anche degli aspetti ombra, delle chiusure, dei disequilibri che trattengono la persona in uno stato di malessere e che nel Pentagramma rappresento con l’introduzione del nero; sarà proprio quello che ricorderà ogni volta alla persona che proprio in quel punto c’è da lavorare, che quel nero, quell’ombra, deve essere sostituita dalla luce. Fondamentalmente il Pentagramma vuole essere questo: un oggetto di riflessione su di sé, un oggetto che ogni volta che lo guardo mi ricorda dove devo andare a lavorare, a quali aspetti della vita devo porre maggior attenzione; lui è lì, bello, brillante nei suoi variopinti colori che ci parla di noi, ci RICORDA DI NOI, perché il ricordo di sé è la base imprescindibile da cui parte qualunque evoluzione.

Come riesco a capire quale sia il Chakra che rappresenta la persona in quell’istante di vita? A seguito di una lettura, una particolare analisi della persona stessa, un procedimento messo a punto da me negli anni, di cui però parlerò più approfonditamente in articoli successivi dedicati a questo tema. Gli argomenti sono tanti ed è necessario affrontarli uno per uno per comprendere bene e assimilare fino in fondo l’efficacia e l’utilità del mio lavoro. Se però già sei incuriosita/o da ciò che ho detto fino a qui e vuoi sperimentare il mio metodo, non esitare a contattarmi:

3917010724 – pentagrammadiconsapevolezza@gmail.com – fb: pentagramma di consapevolezza

Serena

 

 

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